
Già dallo scorso anno ho partecipato a diverse feste di compleanno per bambini.
I giochi ricorrenti erano suddividere i bambini in squadre e farli competere con diverse prove. Risultato? I bambini entravano in competizione tra loro!
Era necessario creare competizione per farli divertire? Certo che no. Ma questo è ciò che è stato fatto ad ogni festa di compleanno alla quale ho partecipato. Lo stesso gioco si poteva fare in gruppo, facendo partecipare tutti e facendo divertire tutti, come una grande squadra. Facendoli competere i bambini perdono il senso del gruppo, non sono uniti e non si divertono. Se ci fate caso viene fatto ad ogni festa di compleanno, e nessuno sembra aver fatto caso che si potrebbe certamente far diversamente ed ottenere, come dicevo, lo stesso divertimento ed inoltre più coesione tra i bambini.

Forse ora ricordo una festa in cui i bambini hanno cooperato nei giochi, ecco si, quella è stata un’ottima occasione in cui si è dimostrato che facendoli cooperare si erano ugualmente divertiti. Si, la cooperazione non è più un valore ricercato, c’è la preminenza del soggetto individuale e sempre più bambini non cooperano e sono essenzialmente individualisti. Nelle nostre lezioni, non ci deve essere quella competizione in cui uno è più forte dell’altro, tutto il contrario. Ci deve essere cooperazione e confronto, dove chi ha imparato deve aiutare chi è rimasto indietro. Questo è il senso. Vincere con chi è indietro non ha senso, vincere con chi non ce la fa non ha senso, alle volte nemmeno vincere può aver senso. L’importante è confrontarsi con l’unico scopo di migliorare!

Questo è quello che ripeto sempre ai miei Istruttori:
“Spingete i ragazzi a cooperare, create gruppo fra gli studenti, parlategli e fategli capire che il bello è avanzare tutti insieme, se arrivo primo e mi guardo dietro e gli altri sono ancora alla partenza che soddisfazione posso avere? Questo è uno dei tanti significati del Hwa Rang Do, che deve essere spiegato e tramandato”.