Percorro il corridoio della scuola in cui insegno in divisa completa, non un tailleur, non un completo elegante, ma quello che noi praticanti di Hwa rang Do chiamiamo è Dobok? è la giacca nera con a destra la bandiera dell’ Italia e a sinistra quella della Corea, il pantalone bianco e la mia cintura rossa di cui non vado solo fiera ne ho cura e rispetto perchè è il risultato di anni di duro lavoro.

Nella borsa insieme ai trucchi e il portafoglio tengo ben riposto un Nunchaku.
Genitori e insegnanti quando passo insieme al gruppo di piccoli guerrieri mi sorridono, si sono abituati alla presenza di un nuovo insegnante, che abilmente aiuterà i loro bambini a migliorarsi.
Indosso delle scarpe da ginnastica ma so che dopo durante la pratica i miei piedi saranno nudi sul tatami e comincerà una nuova lezione, una nuova mission.
Di cosa sto parlando? Sono un’ istruttrice di Hwa Rang Do, ma non insegno solo un’ arte marziale, non solo calci e pugni o l’ uso delle armi, ma uno stile di vita che serve a migliorare se stessi.
il mio inizio con le arti marziali – Hwa Rang Do
Tutto è cominciato qualche anno fa: su consiglio della pediatra, cominciai a cercare un corso di Arti Marziali per il mio piccolo figlio irrequieto e con qualche problema di coordinazione.

Vicino casa trovai una palestra di “Hwa Rang Do” (arte marziale coreana) e ci portai mio figlio a fare una lezione di prova.
Finita la lezione lui uscì col sorriso e mi chiese di iscriverlo. Subito notai un miglioramento in tutti gli aspetti della sua crescita. Cominciò ad essere molto più rispettoso delle regole ma soprattutto la sua coordinazione migliorò e anche la sua autostima.
Insieme ad altri genitori decidemmo di iniziare a praticare quest’ arte marziale e nacque così il gruppo senior: un sfida ai pregiudizi di tanti che credono che arrivati ai quarant’ anni e oltre ci siano delle barriere fisiche ma posso assicurare che sono solo barriere psicologiche. Lo stretching ci è servito a migliorare tante problematiche fisiche e l’ allenamento completo del Hwa rang Do ci ha reso più forti; la meditazione ci ha reso pronti nel gestire lo stress di tutti i giorni.
il mio percorso da istruttrice

Ho iniziato, come aiutante, a insegnare ai bambini e poi ho avuto, grazie a SBN Francesco Biancuzzi, l’ opportunità di avere un mio corso: insegno ai bambini dai 3 ai 7 anni e non insegno loro solo tecniche o forme, ma ad essere coraggiosi, a difendersi a rispettare se stessi e i propri genitori e insegnanti. Insegno l’amicizia, la saggezza, la fiducia.
Quando vengono a conseguire l’ esame per il passaggio di cintura e riescono a spaccare la loro tavoletta vedo nei loro occhi crescere la consapevolezza di essere piccoli grandi guerrieri.
Per passare l’ esame viene richiesto loro di avere buoni voti a scuola e di essere ordinati e gentili in famiglia. Loro ce la mettono tutta perchè sognano la loro cintura nera e sanno che ne verranno in possesso solo se si impegneranno tantissimo.
arti marziali nel vero senso del termine
Sistemo i capelli con una coda: sul tatami non indossiamo gioielli, non indossiamo nemmeno più i panni di quello che siamo nella vita: la lezione inizia con la meditazione, lasciamo fuori ogni pensiero e ci concentriamo su noi stessi, sul nostro corpo, sulla nostra mente e la lezione comincia: ci aspetta un duro lavoro perchè questa è una vera e propria scuola per la leadership e ci stiamo preparando per una grande battaglia: in un mondo così ostile dobbiamo preservare il nostro futuro, e, il nostro futuro, sono i bambini. Cresceranno forti e avranno le carte in regola per migliorare se stessi e il loro e nostro mondo.