
4,95 euro è il costo di una qualsiasi cintura
(probabilmente la cintura nera costa un pò di più….)
Il discorso però non vuole vertere su quale sia il costo della cintura, quanto sul suo valore in riferimento all’ impegno per acquisire quella cintura.
La cintura nera, come quella di qualunque altro colore, ha un costo che non è monetizzabile,
ma che si può convertire in termini di impegno, resistenza e resilienza.
Il vero valore della cintura non è quindi il suo prezzo in denaro.

La cintura nera rappresenta un percorso che si è intrapreso e portato avanti negli anni: è la testimonianza del lavoro dello studente e del suo Maestro ed è il risultato di tutti quei momenti difficili che affrontati insieme, attraverso l’ impegno e la responsabilità, hanno portato a cambiare in meglio entrambi.

In molte Arti Marziali, quindi non in tutte, il percorso di apprendimento e miglioramento dura per tutta la vita!

Non c’ è punto di arrivo, ma solo stazioni in cui ci si ferma, ci si ricarica, si medita e si riparte.
La cintura nera è la testimonianza del risultato raggiunto, ma non vale per sempre:
vale per ciò che abbiamo fatto e nient’altro e quel patto deve essere rinnovato ogni giorno.
Si potrebbe dire una cintura nera non è per sempre?.
E’ diverso dire “ho la cintura nera”, rispetto a “sono una cintura nera“?
e spero si capisca ora la differenza tra questi due modi di dire.
Essere cintura nera vuol dire dimostrarlo ogni giorno con il proprio comportamento, con le proprie azioni, nella propria palestra e nella società.
Questo vuol dire essere una cintura nera, tutto il resto è già passato!

articolo a cura di SBN Francesco Biancuzzi e KSN Mauro Capocci